Valuta la tua startup
La Pre Money Valuation è un elemento chiave nel fund raising.
Non esiste un metodo universale e incontrovertibile per definire la valutazione equa, il fair value dell’azienda. Esistono metodi che portano ad approssimazioni più o meno accettabili, la cui accuratezza è funzione della sensibilità del valutatore e del potere contrattuale delle parti.
Una valutazione troppo alta allontana gli investitori. Una troppo bassa, di contro, diluisce irragionevolmente i soci fondatori.
Nel presupposto che chi fonda una società e chi ci investe lo fa per ottimizzare e monetizzare il proprio tempo e i propri soldi, noi proponiamo un metodo estremamente semplice, che si fonda su due domande che interessano sia chi raccoglie, sia chi investe:
1) Quale sarà il valore quando l’azienda sarà venduta?
2) Qual è la probabilità che l’azienda sia venduta a tale valore?
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Approfondimento: Come viene calcolato?
Per semplicità immaginiamo che la vendita avvenga attraverso la quotazione dell’azienda su Euronext Growth Milan (EGM), il mercato “dedicato alle PMI dinamiche e competitive”, secondo la definizione di Borsa Italiana.
Il valore che l’azienda avrà al momento della quotazione può essere, con buona approssimazione, stimato corrispondente al prodotto dei ricavi dell’azienda stessa nell’anno della quotazione per il multiplo medio dei ricavi delle società già quotate all’EGM simili alla quotanda.
La probabilità che quel valore stimato oggi sia effettivamente tale al momento della quotazione è funzione del rischio che il multiplo medio calcolato oggi cambi e che l’azienda non realizzi effettivamente nell’anno della quotazione i ricavi stimati nel business plan. Sia in meglio, sia in peggio.
Per tener conto di questo rischio, il valore stimato al tempo della quotazione (ricavi dell’anno della quotazione per multiplo medio di settore) viene scontato per un tasso (Internal Rate of Return – IRR) che corrisponde al rendimento che un investitore razionale si attende da un investimento con tale profilo di rischio / rendimento. Il valore risultante dopo lo sconto è la Post Money Valuation (PostMV), quel valore che, capitalizzato all’IRR per il tempo che manca alla quotazione, sarà uguale al valore alla quotazione.
Per stimare la PreMV, a questo punto, è sufficiente diminuire la PostMV dell’importo corrispondente al Money, ovvero l’investimento necessario in questa fase per realizzare il business plan.
Per migliorare l’affidabilità della valutazione, il valore stimato alla data della quotazione deve essere rettificato per la Posizione Finanziaria Netta stimata nel business plan alla stessa data, ovvero diminuito dei debiti finanziari e aumentato della cassa (banche attive) alla data della quotazione.
La stima dell’IRR è estremamente arbitraria e diversi livelli di IRR possono modificare sensibilmente il valore risultante dal calcolo. Noi proponiamo per semplicità la seguente scala di valori, in funzione della dimensione, definita dai ricavi, e del rischio operativo percepito dal valutatore:
Ricavi | Rischio Operativo | ||
Alto | Medio | Basso | |
pre revenue | 100% | 80% | 60% |
0-500k | 80% | 60% | 50% |
500k-1M | 70% | 50% | 40% |
1M-2M | 60% | 40% | 30% |
Il rischio operativo è espressione di una varietà di elementi, quali, ad esempio, la necessità di ottenere particolari autorizzazioni / certificazioni, la capacità di execution del team, la competizione, il mercato, il modello di business, etc.
L’applicazione di questa metodologia è consigliabile in tutti i casi in cui sia immaginabile una significativa differenza fra la dimensione attuale (i ricavi) e quella alla data della quotazione, ad esempio per aziende che non generano ancora ricavi e puntano a superare i 10M di fatturato in tre anni.
Le aziende già mature e/o con tassi di crescita attesa meno significativi, indicativamente non superiori al 10-20% per anno, possono essere valutate sulla base dei ricavi attesi per l’anno in corso, limitando sensibilmente il rischio implicito nella variabilità del multiplo e nell’attendibilità di stime pluriennali.
In questo caso può essere sufficiente moltiplicare per il multiplo medio di settore il valore dei ricavi attesi nell’esercizio in corso, sui quali sarà bene avere ampia e accettabile visibilità, riducendo tale valore dell’importo dei debiti finanziari e aumentandolo di quello della cassa. Non sarà necessario, né opportuno stimare i ricavi alla data della probabile quotazione, né un IRR per lo sconto.
La formula per il calcolo della PMV è dunque la seguente:
Dove:
PreMV = Pre Money Valuation a oggi
Ricavi = Ricavi stimati da business plan alla data della quotazione
Multiplo = Rapporto medio fra valore dell’azienda e ricavi per aziende operanti nello stesso settore, quotate su ENGM
PFN = Debiti finanziari (banche e altri finanziatori) al netto delle Disponibilità liquide (cassa e banche attive), stimati nel business plan alla data della quotazione
n = tempo in anni da oggi alla quotazione
Money = Investimento richiesto
Il sistema alimenta direttamente il campo del Multiplo e dell’IRR, ma il valutatore è libero di modificare i valori proposti dal sistema
Per aziende mature:
1) IRR / n = 0
2) Ricavi e PFN sono quelli corrispondenti all’esercizio in corso
Per chi sta lanciando e per chi pensa di investire in una campagna di Equity Crowdfunding, proponiamo un tool che consente, data la PreMV e i ricavi da business plan alla data della quotazione, di stimare l’IRR, il rendimento implicito nella combinazione della valutazione offerta e della ambizione dell’imprenditore (i ricavi)
Se l’imprenditore che sta lanciando la campagna non ha ancora deciso la PreMV, può utilizzare la formula precedente e l’IRR diventa un input
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